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Questa lettera manoscritta dei primi anni del Novecento è una rara testimonianza dell’interesse per la tavola Ouija all’epoca. Scritta in francese, menziona l’invio di una tavola Ouija a Lourdes e il pagamento di 10 franchi, evidenziando l’importanza e la diffusione di questi strumenti nella pratica spiritista del tempo.

L’autore della lettera, identificato come B. de ? Laversay, si rivolge a un destinatario per confermare la ricezione della tavola e per chiarire una questione contabile legata all’invio dell’oggetto. Questo documento non solo attesta la vendita e la circolazione delle tavole Ouija nel primo Novecento, ma offre anche uno sguardo sulle interazioni tra gli appassionati dello spiritismo e le modalità di diffusione di questi strumenti.

Questa lettera fa parte della mia collezione privata, dedicata alla conservazione di documenti e strumenti legati alla storia dello spiritismo e della comunicazione con l’aldilà.

Se siete interessati a esplorare più a fondo le origini e l’evoluzione della tavola Ouija e degli altri strumenti di comunicazione medianica, vi invito a leggere il mio sa...

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Documenti Spiritisti: Il Manoscritto di Capitano Côte a Comandante Louis Darget

Introduzione

La storia dello spiritismo e della fotografia spiritica è costellata di figure e documenti che testimoniano il desiderio umano di contattare l’invisibile. Tra questi, il manoscritto in esame rappresenta una testimonianza preziosa e significativa. Questo documento, redatto il 26 marzo 1893, è una lettera inviata dal Capitano Côte al Comandante Louis Darget, figura di spicco nella documentazione fotografica di fenomeni spiritici. Attraverso il suo contenuto, si coglie non solo il dramma personale legato a una perdita familiare, ma anche il contesto di un’epoca in cui sedute spiritiche e banchetti medianici erano parte integrante della ricerca esoterica.

Contesto Storico e Figure Chiave

Louis Darget: Ufficiale, Fotografo Spiritista e Documentarista

Louis Darge...

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Spirit Trumpet

Durante l’epoca vittoriana, era consuetudine riunirsi per svolgere sedute spiritiche. Queste sedute avvenivano quasi al buio totale, tranne che per qualche candela che creava un’atmosfera di luce soffusa. I primi metodi di comunicazione con gli spiriti, come ho già trattato in altri articoli sul mio sito, riguardano la tiptologia, cioè la comunicazione con l’aldilà tramite il rumore di colpi creati dalle entità e poi riprodotti dai medium. Questo metodo permetteva un’interazione, in cui ad ogni colpo corrispondeva una risposta, ad esempio un colpo per “sì” e due per “no”. Questi rumori, chiamati “raps”, spesso erano difficili da udire, e le sedute potevano durare diverse ore.

Per facilitare l’ascolto dei “raps”, furono inventate le “spirit trumpet” in grado di amplificare i suoni ...

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Le vere origini della tavola Ouija di Stefano Ranucci

Nel settecento con il romanzo gotico i fantasmi diventano i protagonisti della letteratura. Ma lo spiritismo sperimentale nasce con Jonh Larkin nel 1837, medico e seguace del mesmerismo. Egli era convinto che determinati soggetti indotti in stato ipnotico pur ignari di qualsiasi informazione scientifica, potessero essere in grado di fare diagnosi e prognosi mediche precise, retrocognizioni e previsioni. Lo stato di trance creato dall’ipnosi generava tali doti medianiche. Nonostante le innovative teorie, Larkin fu deriso e perseguitato dalla comunità scientifica della quale faceva parte. Successivamente con il caso mediatico delle sorelle “Fox”, si diffuse l’idea che la comunicazione con i trapassati potesse essere tangibile...

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